Debutta il prossimo 23 novembre al Teatro alle Colonne di Milano la nuova Salomè della Compagnia scheriANIMAndelli. Esito del felice incontro tra l’interpretazione sensibile e attuale del mito evangelico di Paolo Scheriani e l’abilità artistica e onirica della matita di Guido Crepax, Salomè è un’opera storica per la Compagnia scheriANIMAndelli. Afferma lo stesso Scheriani: “Esistono testi che ti accompagnano nel tuo percorso di vita e maturano insieme a te”. La nuova versione di Salomè, quindi, ben lontana da essere una semplice “fotocopia” del passato , è un altro tassello del mosaico dell’indagine dell’animo umano, che è l’infinito tratto stilistico del nostro lavoro.
Dall’incontro tra la drammaturgia di Paolo Scheriani e il magico e sensuale mondo del fumetto di Guido Crepax nasce “La Salomè”, una riscrittura in chiave moderna del mito della Salomè pubblicata nella collana “Eroine alla Fine” (edito dalla Lizard edizione gruppo rcs).
Le tavole di Crepax, però, non fanno da accompagnamento e da cornice al testo di Scheriani, come quelle di Beardsley per Wilde, ma sono testo a loro volta. La narrazione si alterna tra testo scritto e disegnato, parole e disegni si mescolano e si fondono, in tipica chiave sperimentale. E sperimentale è anche il soggetto dell’opera, una Salomé rivisitata con gli occhi del mondo di oggi.
Lo spettacolo è anche occasione per rendere omaggio a Guido Crepax. L’incontro della compagnia scheriANIMAndelli con Crepax continua ad esistere nella collaborazione con la figlia Caterina, artista di grande sensibilità e talento che per l’occasione ha realizzato una serie di opere sculture in carta che ancora di più immergono lo spettacolo in una sorta di fumetto ideale.
Quest’anno il personaggio di Salomè è incarnato dall’attrice Lucilla Agosti, nota al grande pubblico per la serie televisiva “Distretto di Polizia” e altri programmi di cui è conduttrice. La Agosti ha debuttato in teatro propriocon la compagnia scheriANIMAndelli nel 1999 e da li non ha mai abbandonato le tavole del palcoscenico. La lunare carnalità di Salomè, la sensualità e l’innocenza, l’amore che lascia il posto alla morte, sono tutti gli elementi del dramma di Salomè.
Un dramma borghese, quello diretto da Paolo Scheriani, in un testo che ti trascina verso uno scontro primordiale tra il desiderio di possesso e la ricerca dell’amore, nell’incerta consapevolezza della fine; un’interpretazione che trova spazio ed espressione in un flusso ininterrotto di immagini. Il sofisticato disegno di Crepax, riesce, infatti, a trasferire la crudeltà ed al tempo stesso la fragilità, carica di speranza di questa moderna storia d’amore.
Ognuno urla il proprio amore ma nessuno è pronto ad ascoltare quell’invocazione. Che sia una preghiera al proprio Dio o al proprio amante nessuno trova risposta. O nessuno è capace di ascoltare le risposte che giungono. È uno spettacolo lirico e spietato dove Erode ed Erodiade sono genitori loro malgrado o nonostante tutto. Incarnano la famiglia con tutte le sue lacerazioni e contraddizioni. E gli improbabili figli sono Salomè e Jokanaan. Due ragazzi in cerca d’amore in territorio di guerra.
Uno spettacolo che danza sulle parole in punta di lingua, dove la musica, la danza, il teatro e l’inchiostro si uniranno magicamente per dar vita all’incanto di una storia che dal vangelo approda sulle tavole del palcoscenico.
Confermate anche per l’edizione 2011 le collaborazioni con Valentina Crepax (scene e costumi) e Luca Lisci (performing video), parti integranti dello spettacolo insieme alle tavole di Crepax, la novità più evidente è il volto della protagonista: il ruolo è affidato al talento di Lucilla Agosti, nota attrice televisiva. Una più attenta visione della pièce, tuttavia, rivela quanto le relazioni tra i personaggi, di allestimento in allestimento, diventino sempre più intime e profonde e, al tempo stesso, sempre più inquiete e conturbanti. Sotto i riflettori si svolge un dramma familiare, capace di mettere a nudo la forza e la fragilità della più potente delle emozioni, l’Amore.